Giorno 66 – Biasca – Ces

04.09.15 – 22,3 kmrnrnMi sveglio abbastanza tardi…rnRiccardo e Nicole son già andati a scuola, Pierangelo al lavoro (usciva alle 4…) mentre Stefania mi aspetta per la colazione.rnUn buon caffellatte è ottimo per iniziar bene la giornata!rnRimango in casa un bel po’, a chiacchierare con Stefania, e solo alle 10 riesco a partire.rnDecido all’ultimo di non prende la tanto pubblicizzata Strada Alta della Val Leventina, e sto sul versante opposto.rnMi sembrava infatti più selvaggia, più montagna, senza troppe strade, ma con sentieri.rnSuperata la stupenda zona dei Grotti, e dopo un po’ di salita, arrivo a Faidàl, un piccolo borghetto.rnScambio due parole con una signora, Vilma, che, dopo un bicchier d’acqua, mi offre anche il pranzo.rnChiacchieriamo, facciamo scambi di formaggi, con la povera zia Elsa che ci guarda senza sentire molto.rnE comunque, anche loro son valtellinesi, di Livigno…rnDopo un buon caffè, riparto, su questo bel sentiero che taglia a mezza costa il versante occidentale della valle, unendo tanti piccoli borghetti raggiungibili soltanto a piedi.rnPer terra intanto, insieme ai tanti funghi che crescono in questi giorni, iniziano a comparire i primi ricci di castagne…l’autunno si avvicina!rnNel pomeriggio, arrivo a Ces, per cercare un posticino per la notte.rnTrovo questo alpeggio come nuovo, totalmente ricostruito.rnCi vivono dei ragazzi, per 5/6 mesi l’anno. In tanti decenni hanno ricostruito il paesino, ridandogli vita. Fanno parte della “Fondazione” di Locarno, una bella e piccola comunità.rnMolto simpatici, dopo qualche chiacchiera, ceno con loro, con tante verdure dell’orto, dei funghi e una bistecchina!rnE poi si scopre che il Fra Malvicini vien qui al lavorare per loro spesso! Quant’è piccolo il mondo…rnGentilmente, poi, dopo una bella serata in compagnia attorno al fuoco, mi danno anche da dormire.rnIn questi mesi, misto proprio rendendo conto di quanto sia semplice accogliere una persona e renderla felice…semplicemente con una pasta ed un materasso…