27.08.15 – 29,1 kmrnrnOggi si torna a staccare dalla civiltà …sveglia presto, zaino in spalla, e su, lungo il bel sentiero che costeggia il torrente Viola.rnL’acqua che scorre è tanta, con il caldo che ha fatto, i ghiacciai ormai son tutti nei torrenti…rnPasso dal Rifugio Federico Valgoi, dove mi fermo qualche minuto per aggiustare un’altra stringa…ed effettivamente gli scarponi sarebbero da cambiare…sono sfondati un po’ ai lati, cosicché non stringono più abbastanza, e il piede balla un pochino…ma per fortuna per ora niente fiacche!rnPasso poi dal Rifugio Viola, e poi su al passo!rnSono su in tarda mattinata. Senza perdere tempo, mi lancio nella Val di Campo, una laterale della Val Poschiavo, in Svizzera!rnScopro una valle stupenda, con due laghi magnifici, il Lago Viola e il Lago Saoseo. Non fosse così presto, mi fermerei qui a dormire!rnRaggiungo il rifugio Saoseo per pranzo, mangio, e poi chiacchiero col gestore sulla strada da fare. In serata, secondo lui, dovrei riuscire a raggiungere il Pass da Candinal, dove c’è un bivacco.rnArrivo in fondo alla Val di Campo, e ora mi trovo a dover tagliare longitudinalmente la Val Poschiavo.rnMi metto a camminare, fino ad arrivare a Cavaglia, dove mi concedo qualche minuto di riposo, visitando anche il museo delle Marmitte dei Giganti.rnChiacchiero con due signori e la figlia, molto curiosi e simpatici, che finiscono per regalarmi un panino e una pesca…le forze per andare avanti!rnImbocco il sentiero per il passo, ma dopo due ore di cammino, mi rendo conto che entro sera è impensabile arrivare al bivacco.rnAllora, in località Varuna, chiedo a due signori se conoscono un posticino dove potrei mettermi a dormire, e mi indicano un capanno degli attrezzi, poco sopra, di un loro amico.rnIl posto che trovo è stupendo, una vista magnifica sulla Val Poschiavo, l’erba tagliata da poco, un tavolo con le panche e il capanno, messo benissimo, con dentro un trattorino: il cassone è perfetto per dormire!rnMentre do uno sguardo alle cartine, arriva una macchina, e penso sia il padrone di casa…Non è così, è un signore, che abita poche case sotto. Mi da il nome del proprietario, così almeno nessuno può farmi storie! Poi mi chiede se voglio una bottiglia di vino…mai rifiutare! rnTorna poco dopo, con la bottiglia e un invito a cena…”così siamo più comodi a bere il vino!”.rnAccetto volentieri, e vengo accolto da Nora e due bei cani, in una casetta stupenda, totalmente autosufficiente, con energia solare, idrica e scambiatori di calore a stufa…la casa ecologica! La vorrei anche io!rnRivedo dopo tanto tempo il formaggio-girella, e assaggio per la prima volta la polenta di grano saraceno cotta nel latte e nella panna…una specialità di qui buonissima!rnChiacchieriamo molto, e alla fine saluto lui e Nora, per tornare a dormire sul mio comodissimo trattore!